Non è un nome noto al grande pubblico, ma gode comunque di una fama notevole, rispetto a quello che ha lasciato scritto sulle pagine di storia dell’automobile.
Il fondatore, personaggio carismatico con trascorsi da pilota, Alejandro de Tomaso, classe 1928, è uno scaltro imprenditore che, nonostante le dimensioni molto piccole e il background praticamente inesistente della sua azienda nata nel 1959 a Modena, riesce ad avere contatti ed appoggi importanti fin da subito in un colosso di livello globale come la Ford. Un’altra ragione dietro alla notorietà della De Tomaso è la specializzazione in auto sportive, oggetti capaci di far parlare di sé al di là dei numeri di mercato che ottengono.
La tribulata vicenda societaria che ruota attorno all’azienda, culmina con l’arresto di GianMario Rossignolo per truffa ai danni dello Stato.
C’è forse però un lieto fine, con l’acquisizione recente da parte della cordata svizzero-lussemburghese composta da L3 Holding e Genii Capital.
Un esempio è la pantera con 7000 esemplari e un v8 ford, 5,7 litri, 330 cv da urlo.